BIOGRAFIA DI ARMANDO GILL
Armando Gill, pseudonimo di Michele Testa (Napoli, 23 luglio 1877 – Napoli, 1º gennaio 1945), è stato un cantautore e attore italiano. È unanimemente riconosciuto come il primo cantautore italiano, il primo a firmare musica e testi e a cantare i suoi brani, interpretati sia in napoletano sia in lingua italiana, e da lui così annunciati: «Versi di Armando, musica di Gill, cantati da sé medesimo».
Lo pseudonimo lo prende dallo spadaccino Martino Gill (vissuto all'epoca di re Filippo II e divenuto popolare grazie ai fascicoli settimanali pubblicati dalla Sonzogno) ma sulla scena è un viveur rigorosamente in frac, un papillon bianco, il ciuffo dei capelli, l'immancabile gardenia appuntata all'occhiello e un monocolo, a mascherare un marcato strabismo. La critica lo snobba a lungo per via della sua insufficiente preparazione musicale e di un inconfondibile falsetto dall'intonazione traballante; ma i suoi limiti tecnici non gli impediranno di comporre melodie indimenticabili, come quella della popolare Come pioveva (1918). La canzone è anche uno dei primi esempi di marketing discografico: una mattina dell'estate 1918 Napoli appare tappezzata da centinaia di manifesti che raffigurano soltanto un ombrello: alcuni si domandano se sia la pubblicità di un nuovo negozio, oppure di una marca di parapioggia. Dopo una settimana, compaiono altri manifesti: questa volta, all'ombrello viene aggiunta la frase "Come pioveva" e qualche giorno più tardi lo slogan sarà completato con il nome dell'artista.
Il suo periodo di maggiore popolarità va dal 1916 al 1925, nel quale musica le sue canzoni, fonda una compagnia teatrale e mette in scena diverse riviste, scritte in collaborazione con Guido di Napoli. Tra i suoi successi in napoletano: Nun so' geluso (1917), 'E quatto 'e maggio (1918), 'O zampugnaro nnammurato (1918), Bella ca bella si' (1919) e Palomma (1926), storia di una ragazza del popolo che si innamora di un aristocratico.
Inventore di un linguaggio diretto che anticipa quello di molti nostri parolieri, a dispetto della sua fama teatrale di "tombeur de femmes", Armando Gill fu un grande professionista, un autore ironico con senso della misura ed un vero signore della scena, in un'epoca storica che va dal primo Novecento all'inizio della seconda guerra mondiale.















